Da oggi sul blog di Soultrotters ci sarà una nuova rubrica dedicata alle storie e ai ritratti che il fotografo e videomaker francese Yann Arthus-Bertrand ci ha regalato nella sua opera Human.
Potrei farvene un’introduzione ragionata e convincente sulle motivazioni che lo legano alla sensibilità del nostro progetto, perché ce ne sono e di molto valide. Ma la scelta di condividere questi contenuti attraverso il blog in questo caso è dettata da una spinta del cuore, da puro amore per la ricerca artistica di quest’uomo che ha dedicato la sua vita alla qualità delle immagini e al rispetto dell’ambiente.
Per me Human è una delle opere più belle che ho visto nell’ultimo anno, forse negli ultimi cinque o – addirittura – dieci. Mi ha emozionato, fatto piangere, ridere, riflettere, mi ha meravigliato con la bellezza e l’orrore a ogni clip. Eppure è di una semplicità disarmante ed è questa la sua potenza, perché riesce a esserlo senza mai cadere nel banale. Per me è un capolavoro di cui avevamo bisogno.
Un giudizio completamente soggettivo ma che spero possa diffondere un po’ di curiosità verso queste storie molto umane, da veri viaggiatori dell’anima.
Buone emozioni.
Patti